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POLITICA

La due giorni a Firenze. A Roma la Cgil è in piazza

Renzi: "Bella piazza, va bene il confronto, ma andiamo avanti. Il Paese non si ferma"

Il premier dalla Leopolda parla dell'ipotesi del suo mandato: "Al massimo arrivo al 2023", poi, in un'intervista al Tg3 (GUARDA), risponde a Cgil (senza nominarla direttamente) e minoranza Pd: "Ci confronteremo, ascolteremo, ma noi andremo avanti. Il paese ha bisogno di riforme"

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(La Presse)
Firenze
"Quando ci sono manifestazioni come queste non c'è da dire nulla, c'è da ascoltare una piazza bella e importante che dice no ad alcune proposte del governo. Ci confronteremo, ascolteremo ma noi andremo avanti perché quel che non si può fare è che una piazza ferma il paese, noi non ci fermeremo, il paese ha bisogno di riforme". Il premier Matteo Renzi parla ai microfoni del Tg3 al termine di una giornata alla Leopolda a Firenze, mentre a Roma ci sono un milione di persone - secondo la Cgil - in piazza contro le politiche sul lavoro del governo.

"I posti di lavoro non si creano con le manifestazioni"
Dal Tg3 Renzi non si rivolge alla Cgil, ma alla "piazza", ai cittadini dai quali "c'è una bellissima domanda di partecipazione: sono ore qui alla Leopolda che continuano ad accapigliarsi e a discutere su singole questioni, che sono importanti, come la riforma della scuola, del fisco... su come creare occasioni per finalmente restituire posti di lavoro". Quindi, la stoccata alla Cgil: "Anche perché i posti di lavoro non si creano con le manifestazioni, ma con ambienti industriali capaci di creare finalmente occasioni per i giovani e anche per chi magari a 50 anni perde il posto".

Bindi-Serracchiani-Renzi
In una giornata in cui non sono mancate le polemiche - la più eclatante la lite in diretta tv tra Rosy Bindi, che ha partecipato alla manifestazione, e il vice segretario del Pd Debora Serracchiani, in collegamento dalla Leopolda - Renzi lascia passare qualche istante quando gli vengono ricordate le critiche di Bindi alla Leopolda. Il Pd non ha bisogno di chi va in tv "a far polemica", perché in quel modo si crea solo un partito "che perde". "Il Pd  - prosegue - è un partito che ha preso il 40.8% alle ultime elezioni e lo ha fatto perché persone che erano abituate a andare tutti i giorni in tv a far polemica sono state messe ai lati. Noi abbiamo bisogno di un Pd che smette di far polemica tutti i giorni. Abbiamo bisogno di un Pd che si confronta con chi ha idee diverse, ma non con chi semplicemente cerca di lavorare per un Pd che perda. Io voglio un Pd che vinca e convinca agli italiani".

"Io al massimo faccio due mandati"
Idee che portino lavoro. Questo è l'obiettivo dal palco fiorentino. "Se decidiamo di creare posti di lavoro in Italia, ed è il nostro obiettivo" bisogna mettere "in atto una strategia seria per liberare le energie".

  "Combattere corruzione ed evasione" nemici da sconfiggere. Mentre assicura: "Io al massimo faccio due mandati nello spirito della Leopolda. Al massimo arrivo al 2023".