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MONDO

L'isola dello spirito dei padri

Renzi: l'Ue non è finita con la Brexit, scriviamo il futuro

Con Merkel e Hollande a Ventotene per l'Europa dopo la decisione di Londra di usicre dall'Unione

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Il premier Matteo Renzi in una conferenza stampa con la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese François Hollande a bordo della portaerei Garibaldi al largo di Ventotene ha detto che c'è grande rispetto per la decisione della Gran Bretagna di uscire dall'Europa ma "molti pensavano che dopo la Brexit l'Europa fosse finita, non è così" e "abbiamo voglia di scrivere il futuro". "Siamo qui a Ventotene per dire che l'Ue è la soluzione ai gravi problemi del nostro tempo, mentre per i populisti è la causa di ogni problema. Non è così: l'Europa è la più grande opportunità che hanno le nuove generazioni". Per quanto riguarda il problema dell'immigrazione, ha detto il premier, "ad oggi sono arrivati 102mila migranti sulle coste italiane, l'anno scorso erano 105mila al 20 di agosto. Con Angela e Francois pensiamo si possa fare di più come Ue per bloccare le partenze e aiutare chi ha davvero bisogno". In questo vertice, ha aggiunto Renzi, "abbiamo una grande attenzione ai giovani". Nella vicina isola di Santo Stefano, ha spiegato il presidente del Consiglio, "c'è il carcere che per gli italiani è il luogo dove Sandro Pertini è stato in prigione, Umberto Terracini è stato in prigione. Per gli Europei deve diventare qualcosa di diverso: lì nascerà un campus universitario con 99 celle che diventeranno 99 camere per programmi di formazione delle nuove élites europee".

Il presidente francese François Hollande ha preso la parola dopo Renzi e ha ringraziato, a nome dell'Ue, l'equipaggio della Garibaldi impegnato nell'operazione Sophia nel Mediterraneo. "Spetta all'Europa proteggersi ma anche accogliere chi è spinto all'esilio mettendo spesso a rischio la propria vita", ha aggiunto il presidente francese. Quindi, ha continuato Hollande, "dobbiamo proteggere meglio le frontiere europee e condividere di più le informazioni di intelligence. Vogliamo anche maggior coordinamento, più mezzi e più risorse nel settore della difesa" europea. Per affrontare la crisi dei migranti "c'è anche lo sviluppo. Desideriamo quindi che nei confronti con l'Africa l'Ue sia più presente", ha aggiunto Hollande. "I nostri Paesi devono dare l'esempio attraverso meccanismi di finanziamento, soprattutto nei confronti del Paesi del Sael che sono maggiormente toccati dall'emigrazione".

Inoltre sulla Brexit il presidente francese ha evidenziato che  "ha creato incertezza come dimostra il rallentamento della crescita nel secondo trimestre, dobbiamo eliminare le incertezze e dare un nuovo impulso" facendo riferimento agli "investimenti, al piano Juncker, che vanno prorogati e bisogna aumentare anche gli investimenti privati". Quindi, ha aggiunto, "abbiamo voluto riunirci qui per dare un nuovo impulso" all'Europa dopo la Brexit. Inoltre, l'Ue deve puntare più risorse sul programma Erasmus e ampliare le possibilità di scambi universitari perché "gli europei devono conoscersi meglio", soprattutto i più giovani.

La cancelliera tedesca Angela Merkel ha ricordato che "l'Europa è venuta da momenti bui ed è diventata una realtà. Questo è il messaggio. Oggi noi dobbiamo garantire un'Europa sicura e vivere secondo i nostri principi". Sul problema della gestione dei migranti, la Merkel ha sottolineato come "la Germania ha cambiato la propria posizione". "Per tanti anni siamo stati contrari all'europeizzazione di questo tema, adesso invece vogliamo più cooperazione europea". Quindi la cancelliera ha ribadito che "la Guardia costiera da sola non può controllare i confini marittimi, dobbiamo fare ancora molto. La cooperazione con la Turchia sui migranti è giusta, altrimenti non possiamo vincere la lotta con gli scafisti". Per la Merkel "la cooperazione nella difesa deve esser approfondita e devono essere migliorati gli scambi di intelligence. Di fronte a sfide così grandi, ai tanti profughi che arrivano  come in Italia dobbiamo migliorare il meccanismo di protezione delle frontiere".

Per rilanciare la crescita, la cancelliera ha offerto un'apertura alle richieste del governo italiano: "Credo che il patto di stabilità ha molte possibilità di flessibilità" ma starà alla Commissione Ue confrontarsi gli Stati membri. "Noi vogliamo che Italia Francia e Germania crescano per creare posti di lavoro e creare le condizioni per il futuro degli investimenti privati", ha aggiunto. "In questo incontro affronteremo anche i temi dei posti di lavoro, della prosperità economica e della crescita. Parleremo di come dare futuro e lavoro alle persone" ma occorre soprattutto, ha aggiunto, "parlare del futuro dei giovani.  Dobbiamo fare in modo che i giovani portino nel mondo l'insegnamento dell'Europa".

Renzi, nel primo pomeriggio, aveva accolto con gli onori militari all'aeroporto Capodichino di Napoli Merkel e François Hollande con i quali hanno raggiunto in elicottero l'isola di Ventotene. Dopo aver reso omaggio alla tomba di Altiero Spinelli i tre leader europei sono arrivati sulla portaerei Garibaldi per il vertice. Dopo la conferenza stampa, i tre leader europei hanno cenato insieme a bordo della nave Garibaldi.

La nuova Ue deve ripartire da Ventotene, soprattutto dallo spirito di padri dell'Europa come Altiero Spinelli che in quell'isola, tra il 1941 e il 1944, partorirono il manifesto "Per un'Europa libera e unita". Questa, almeno, è la convinzione del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che da mesi ha organizzato il vertice con Merkel e Hollande, scegliendo come sede proprio l'isola-simbolo del progetto europeista.

Simbolica è stata anche la scelta della nave che ha ospitato il vertice, la portaerei Garibaldi, da mesi impegnata nelle operazioni Ue "search and rescue" nei mari davanti alla Libia, sulle rotte dei migranti. Altro tema, nelle intenzioni di Renzi, che deve contraddistinguere una diversa idea di Europa, più attenta ai valori umani e solidale verso gli stati membri più esposti a emergenze come quelle delle migrazioni.

La Brexit, del resto, sta creando problemi a tutte le economie del continente, compresa ovviamente l'Italia, le banche del Paese sono sotto attacco sui mercati, e davvero i prossimi mesi saranno "decisivi", come ripete Renzi. Una sintonia tra i tre Paesi, sulla gestione dell'uscita della Gb ma anche sulla gestione dei conti pubblici nel prossimo futuro, è fondamentale per rilanciare l'Europa su basi nuove. Soprattutto, Renzi ne è convinto, in  queste condizioni neanche la Germania può permettersi di lasciare al proprio destino un Paese come l'Italia.