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MONDO

Il discorso del "lìder"

Rapporti Usa-Cuba, Raúl Castro: "Imparare a convivere civilmente con le rispettive differenze"

"Rimuovere il blocco che causa danni ad economia e persone - chiede il presidente cubano rivolgendosi direttamente ad Obama -. E' tra le prerogative del presidente americano"

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Raúl Castro
"Voglio ringraziare il Vaticano ed in particolare Papa Francesco, e con loro il Canada" perché hanno reso possibile "il miglioramento dei rapporti" tra Cuba e gli Stati Uniti.

Raúl Castro comincia il suo "intervento speciale" ringraziando quelli che sono gli artefici di questa, sino a ieri inaspettata, svolta nei rapporti tra i due paesi americani.

Non nasconde però il lìder cubano che "il problema pincipale" rimane. E il problema principale è rappresentato dall'embargo americano, "cioè il blocco economico, commerciale e finanziario che provoca enormi danni economici e umani, e deve che cessare". Con gli Stati Uniti, spiega Castro, "ci siamo accordati per il ripristino di rapporti diplomatici", e chiede, il lìder, al presidente degli Stati Uniti "di modificare secondo quanto è in suo potere" le misure "di embargo sebbene siano state convertite in legge".

Embargo a parte è comunque quella di oggi una giornata storica. E l'importanza dell'appuntamento traspare anche dal discorso di Raúl che, al netto della retorica e dei toni, sottolinea la volontà di Cuba di "normalizzare" i rapporti con gli Usa per costruire un rapporto "basato sul diritto internazionale".

"Dobbiamo imparare a convivere civilmente rispettando le reciproche differenze", dice Raúl proponendo un percorso fatto di aiuti reciproci.