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ECONOMIA

Per Hollande il referendum greco è un "salto nel vuoto" e va evitato

Le monde: Tsipras manda in pezzi l'asse franco-tedesco

Dal Fondo monetario un invito agli europei a concedere un ulteriore prestito e a negoziare una ristrutturazione del debito

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Il più prestigioso quotidano francese non ha dubbi. Nella versione on line le monde titola: "Tsipras manda in pezzi l'asse franco-tedesco".

"Francoise Hollande ha preso in contropiede la cancelliera tedesca, Angela Merkel, nel pomeriggio, e non poteva farlo in modo più tranchée" scrive il quotidiano "l'accordo con i greci va trovato subito, non può essere rinviato, bisogna evitare il referendum che sarebbe un salto nel vuoto."

Poche prima Angela Merkel, di fronte al Bundestag aveva detto esattamente l'opposto. Rispettiamo il referendum, le porte del negoziato con la Grecia sono aperte ma qualsiasi trattativa va rinviata a dopo il voto. 

Non si ricorda una spaccatura altrettanto profonda tra i due leader, che si collocano in questo finale di partita con la Grecia su sponde opposte del campo, proprio nel momento in cui ci si aspetterebbe la massima coesione. Non è questa tuttavia l'unica incoerenza al termine di una giornata difficile da interpretare. 

Il premier greco Tsipras ha entusiasmato i mercati oggi facendo filtrare la lettera inviata all'eurogruppo dalle colonne del Financial Times. In quella lettera si impegna a realizzare la sostanza delle riforme richieste dai creditori in cambio di un nuovo prestito e di un piano per rimodulare il debito. I mercati ci hanno creduto, le borse hanno brindato e non hanno dato praticamente alcun peso al discorso televisivo con cui Tsipras, poche ore dopo chiedeva ai Greci di votare NO al referendum. 

Non basta. Nonostante i dinieghi la trattativa è continuata. E' un fatto. L'eurogruppo si è riunito, sia pure in teleconferenza, nel pomeriggio anche se si è concluso senza ulteriori progressi palesi. Tutto rinviato a dopo il referendum. A denti stretti Jeroen Dijsselbloem, presidente dell'eurogruppo, ha confermato ai giornalisti che le proposte di Tsipras, le stesse apparse sui giornali, sono state oggetto di trattativa all'eurogruppo di oggi. Il ministro Pier Carlo Padoan in parlamento ha parlato di novità positive, confermando che la trattativa procede e che l'Italia è impegnata a farla avanzare. Dello stesso tenore un altro commento, quello del ministro greco Varoufakis, "le nostre ultime proposte vanno nella direzione giusta, ci hanno detto".

Altra incongruenza. Secondo il commissario Valdis Dombrovskis, responsabile per la moneta unica, il quesito referendario non ha senso, è tecnicamente non valido. Il vecchio programma di aiuti alla Grecia è scaduto, non c'è un nuovo piano su cui pronunciarsi, e anche i calcoli fatti hanno perso valore perché nel frattempo i conti pubblici del paese sono andati fuori controllo. Secondo lui, Tsipras non ha più di fronte neppure una proposta valida da accettare o meno e da presentare agli elettori. 

Ma si tratta su cosa? Secondo Claudia Segre, direttore esecutivo di Assiom Forex, intervistata da Rainews24, la lettera di Tsipras dimostra che il negoziato vero non è più ormai sulle condizioni dettate o richieste dall’Europa in cambio di fondi o sul grado maggiore o minore di austerità da praticare in Grecia,  ma su come gestire un default inevitabile in modo ordinato su quello che è con tutta evidenza un debito insostenibile. Nel piano Tsipras c'è una precisa richiesta: due anni di grazia dal pagamento degli interessi in cambio di riforme grazie a un prestito di 30 miliardi dal Fondo Salva Stati. Proposte simili circolano da giorni sulla stampa specializzata. Non stupisce che gli operatori sui mercati abbiano reagito positivamente a qualcosa che riconoscono, ben sapendo che, referndum o meno, in mancanza di novità, il 20 luglio la Grecia dovrà pagare un'altra tranche del suo debito alla BCE. Se non lo farà non sarà più possibile allontanare nel tempo il default e la resa dei conti.

E' una questione di principio, una questione politica, non una questione di soldi, ha detto oggi di fronte al Bundestag Angela Merkel, le sue parole pesano, ma pesano anche le pressioni che in queste ore va facendo la Casa Bianca, Obama e il ministro del Tesoro Lew hanno avuto diversi colloqui telefonici con i principali protagonisti della crisi, il presidente americano ha chiarito con toni più veementi del solito che non vuole vedere Atene consegnata nelle mani di Putin.

Per chiudere il cerchio. Sul sito del Fondo Monetario internazionale è apparso un comunicato che riassume meglio di chiunque altro il senso della giornata:

La priorità del Fondo è aiutare il popolo greco durante questo difficile periodo di turbolenze economiche. Lo staff del fondo ritiene che il miglior modo per farlo è attraverso un approccio bilanciato, con la Grecia che intraprende passi per riformare la propria economia e i partner europei che forniscono finanziamenti addizionali e un taglio del debito.