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MONDO

Bilancio: oltre 1300 le vittime palestinesi, 53 tra gli israeliani

Gaza, cannonate contro la scuola Onu. Israele decreta la tregua ma Hamas continua a lanciare razzi

Onu condanna Tel Aviv per i bombardamenti alla scuola. L'esercito israeliano, "obiettivi raggiunti, ora la politica decida se continuare". Hamas lancia l'appello ai paesi arabi di "assumersi le loro responsabilità" 

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Gaza, il dolore dei familiari (Ansa)
Ancora bombe su Gaza e ancora sangue. Dalle prime ore del giorno sono morti oltre 70 palestinesi, tra questi anche i 23 sfollati a Jabalya rimasti senza vita sotto le macerie della scuola dell'Unrwa, l'agenzia Onu per i profughi, colpita dall'esercito di Tel Aviv con cinque cannonate. Poco dopo Israele ha annunciato 4 ore di tregua umanitaria ma solo in alcune zone. Un'iniziativa che Hamas ha definito solo "mediatica" e ha continuato a lanciare razzi verso Ashkelon, Ashdod e la costa. 

Nel 23esimo giorno dall'inizio delle ostilità supera quato 1300 il numero delle vittime palestinesi, 7.200 i feriti, mentre oltre 600 mila persone rischiano di rimanere senza acqua potabile. Tra gli israeliani, invece, sono 53 i morti, il bilancio più pesante dopo quello registrato nella guerra del 2006 contro gli Hezbollah libanesi. 

Onu accusa esercito Israele
L'agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi "condanna nei modi più fermi" il bombardamento alla scuola di Jabalya definendolo "una grave violazione del diritto internazionale da parte dell'esercito israeliano". A dichiararlo con un comunicato è stato il capo dell'agenzia Pierre Krahenbuhl. 


Appello di Hamas ai paesi arabi 
Hamas ha lanciato un appello ai paesi arabi affinchè si assumano le proprie responsabilità rispetto al conflitto in corso nella Striscia di Gaza. Il portavoce Sami Abu Zouhri a tutti i governanti arabi ha chiesto appunto di "assumersi le loro responsabilità rispetto al tentativo di distruggere Gaza e di uccidere i suoi bambini, negando loro il diritto di celebrare la propria festa religiosa nel giorno di Eid al-Fitr", ricorrenza che segna la fine del mese sacro islamico del Ramadan. Ha poi aggiunto "i bambini di Gaza vi chiedono di intervenire".

Peres: "esaurita opzione militare"
L'ex presidente Shimon Peres ha assciurato che "Israele ha esaurito l'opzione militare". Lo Stato ebraico, ha dichiarato, deve lavorare per fare in modo che Gaza sia posta di nuovo sotto il controllo dell'Anp di Abu Mazen. La soluzione alla crisi di Gaza deve essere diplomatica.